
Principe Harry, duca di Sussex - (Wikipedia)
Dopo la pubblicazione del suo libro autobiografico, il principe Harry si è visto coinvolto in un processo giudiziale per la questione del visto negli Stati Uniti.
Come tutti i lettori sapranno, nel libro “Spare“, un’autobiografia dell’ormai ex principe Harry, si è resa pubblica la vita privata dello scrittore: confessa di aver assunto droghe, tra cui cocaina; cannabis e funghi allucinogeni.
I rapporti tra Trump e i duchi di Sussex non sono dei migliori, date le circostanze giuridiche del principe Harry negli ultimi 18 mesi.
Il processo verteva proprio sulle modalità in cui quest’ultimo è riuscito ad ottenere il visto negli USA, la cui approvazione richiede l’assenza di attività illecite.
Le proteste dei cittadini e dei richiedenti del visto
I richiedenti del visto americano si sono trovati con le spalle al muro, data la durezza dal punto di vista burocratico e processuale per ottenere quest’ultimo.
“Come è possibile che il principe abbia avuto il visto nonostante queste ammissioni?” – si domandano i cittadini che, increduli, dubitano l’effettività delle regole previste.
Difatti, l’assunzione di sostanze stupefacenti, è oggetto di esclusione per la politica interna degli Stati Uniti d’America.

Salvatore Riela è un giornalista e fondatore di Oltremare Magazine, noto per la sua passione per il giornalismo d’inchiesta. Si impegna a fornire notizie accurate e approfondite, illuminando le “terre dimenticate” e promuovendo una comprensione più profonda delle relazioni internazionali. La sua missione è quella di informare ed educare i lettori, sottolineando l’importanza di un’informazione etica e responsabile.
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