
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti rappresentano un processo complesso e affascinante, che si distingue per il suo sistema elettorale indiretto e per le sue radici storiche. Ogni quattro anni, i cittadini americani sono chiamati a votare per eleggere il presidente e il vicepresidente, ma non lo fanno direttamente. Invece, il loro voto determina l’elezione di un gruppo di rappresentanti noti come “Grandi elettori”, che compongono il Collegio elettorale.
L’ordinamento politico americano
Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale federale, il che significa che il potere è suddiviso tra il Presidente, il Congresso e le corti giudiziarie. Ogni stato ha una certa autonomia legislativa, consentendo una diversità di leggi su questioni come la legalizzazione delle droghe o la pena di morte. Questa struttura federale è fondamentale per comprendere come si svolgono le elezioni e come ogni stato possa influenzare il processo elettorale.
Chi può votare?
Il diritto di voto è garantito a tutti i cittadini statunitensi che hanno raggiunto i 18 anni, grazie al Voting Rights Act del 1965, che ha esteso il suffragio a tutte le fasce della popolazione, compresi gli afroamericani.
Tuttavia, non tutti i cittadini possono votare per i rappresentanti al Congresso; gli abitanti del Distretto di Columbia e dei territori non incorporati come Porto Rico non hanno diritto di voto.
Il meccanismo di voto: Grandi elettori
Il sistema elettorale americano è definito indiretto. I cittadini votano per un candidato presidenziale, ma in realtà stanno scegliendo i Grandi elettori che lo rappresenteranno nel Collegio elettorale.
Ogni stato ha un numero di Grandi elettori pari alla somma dei suoi rappresentanti alla Camera dei Rappresentanti e dei suoi senatori. In totale, ci sono 538 Grandi elettori, e per vincere la presidenza è necessario ottenere almeno 270 voti.Nella maggior parte degli stati vigono le regole del “Winner Takes All”, dove il candidato che ottiene la maggioranza dei voti popolari in quello stato riceve tutti i voti elettorali. Le eccezioni sono Nebraska e Maine, che utilizzano un sistema misto.
Fasi del processo elettorale
Il processo elettorale americano si articola in tre fasi principali:
- Elezioni primarie: Si svolgono nei mesi precedenti l’Election Day e servono a determinare i candidati ufficiali dei partiti.
- Elezioni generali: Si tengono il martedì dopo il primo lunedì di novembre negli anni dispari. In questa fase gli elettori esprimono la loro preferenza per i candidati presidenziali.
- Voto del Collegio elettorale: Si svolge a dicembre, quando i Grandi elettori si riuniscono per votare ufficialmente per il presidente.
Se nessun candidato riesce a ottenere la maggioranza necessaria di voti nel Collegio elettorale, la decisione finale spetta alla Camera dei Rappresentanti, che sceglie tra i primi tre candidati con il maggior numero di voti.

Campagne e finanziamenti
Le campagne presidenziali negli Stati Uniti sono caratterizzate da un forte investimento economico.
Dopo la sentenza “Citizens United” del 2010, le regole sulle donazioni alle campagne sono state allentate, permettendo ai cosiddetti “Super PAC” di raccogliere fondi senza limiti.
Questo ha portato a una crescente influenza delle grandi aziende e dei gruppi d’interesse nel processo politico.
Le differenze con il sistema elettorale italiano
Il sistema elettorale americano e quello italiano presentano differenze significative, sia nella struttura che nel funzionamento. Di seguito, analizziamo le principali differenze tra i due sistemi.
Forma di governo
- Stati Uniti: Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale. Il Presidente è sia il capo dello Stato che il capo del governo, esercitando poteri esecutivi e rappresentativi. Il potere legislativo è diviso tra due camere: il Senato e la Camera dei Rappresentanti, entrambe elette direttamente dai cittadini
- Italia: L’Italia è una repubblica parlamentare. Qui, il Presidente della Repubblica ha un ruolo principalmente cerimoniale e rappresentativo, mentre il potere esecutivo è esercitato dal Presidente del Consiglio, che deve avere la fiducia del Parlamento. Il Parlamento italiano è bicamerale, composto dalla Camera dei Deputati e dal Senato.
Sistema elettorale
- Stati Uniti: Il sistema elettorale per l’elezione del Presidente è indiretto. Gli elettori votano per un gruppo di “Grandi Elettori” che poi eleggono il Presidente.
Ogni Stato ha un numero di Grandi Elettori proporzionale alla sua popolazione, ma ogni Stato ha diritto a un minimo di tre Grandi Elettori. La maggior parte degli Stati utilizza un sistema “Winner Takes All”, dove il candidato che ottiene la maggioranza dei voti in uno Stato riceve tutti i voti elettorali di quello Stato.
- Italia: In Italia, il sistema elettorale per la Camera dei Deputati è attualmente misto, combinando elementi di rappresentanza proporzionale e maggioritaria.
Gli elettori votano direttamente per i candidati o le liste di partito nelle circoscrizioni. Il Senato ha un sistema simile, ma con alcune differenze nella distribuzione dei seggi tra le regioni.

Salvatore Riela è un giornalista e fondatore di Oltremare Magazine, noto per la sua passione per il giornalismo d’inchiesta. Si impegna a fornire notizie accurate e approfondite, illuminando le “terre dimenticate” e promuovendo una comprensione più profonda delle relazioni internazionali. La sua missione è quella di informare ed educare i lettori, sottolineando l’importanza di un’informazione etica e responsabile.