
L’Iran si trova attualmente in una fase di crisi profonda, caratterizzata da un contesto politico ed economico instabile.
Negli ultimi anni, il paese ha visto un aumento delle tensioni interne e una stagnazione economica che ha messo a dura prova la sua popolazione.
Questo articolo esplorerà le dinamiche politiche ed economiche che stanno plasmando la Repubblica Islamica, analizzando le cause della crisi e le possibili prospettive future.
Situazione Politica
L’assetto politico iraniano è complesso e si basa su una combinazione di istituzioni religiose e governative.
La figura centrale è l’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema del paese, che detiene un potere considerevole. Tuttavia, il malcontento popolare è aumentato negli ultimi anni, alimentato da una serie di fattori, tra cui la repressione delle libertà civili e le difficoltà economiche.
Le proteste di piazza sono diventate un fenomeno ricorrente, con i cittadini che esprimono il loro dissenso contro il regime e chiedono riforme significative.

La morte del presidente Ebrahim Raisi nel 2024 ha ulteriormente complicato la situazione politica.
Raisi era visto come un esponente delle fazioni più conservatrici del regime, e la sua scomparsa ha sollevato interrogativi su chi potrebbe succedergli in un contesto già fragile.
Le elezioni future potrebbero portare a un ulteriore consolidamento del potere da parte delle forze radicali, rendendo difficile qualsiasi tentativo di moderazione.
Crisi Economica
L’economia iraniana sta attraversando una crisi senza precedenti. L’inflazione ha raggiunto livelli allarmanti, superando il 44% nel 2023, mentre il tasso di disoccupazione rimane elevato.
Le sanzioni internazionali imposte dagli Stati Uniti hanno avuto un impatto devastante sull’economia, riducendo drasticamente le entrate statali e limitando le possibilità di crescita.
Il PIL pro capite è crollato rispetto a quello di paesi vicini come la Turchia.
Nonostante le difficoltà, l’Iran possiede risorse naturali abbondanti, essendo uno dei maggiori produttori mondiali di petrolio e gas.
Tuttavia, a causa delle sanzioni, gran parte delle esportazioni energetiche è diretta verso la Cina. Questo legame con Pechino ha portato a un riavvicinamento diplomatico tra Iran e Arabia Saudita nel 2023, ma non ha alleviato le pressioni interne.
Economia Sommersa
Un aspetto significativo della crisi economica è l’emergere di un’economia sommersa che rappresenta circa il 40% della ricchezza nazionale. Questa economia informale è alimentata da traffici illeciti di armi e droga, gestiti principalmente dai Pasdaran e dalle loro unità segrete. Questi traffici non solo sostengono l’economia del regime ma alimentano anche conflitti regionali.
Tensioni Internazionali
Le relazioni dell’Iran con altri paesi sono tese. Le recenti escalation con Israele hanno portato a preoccupazioni per possibili conflitti armati.
L’Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz in risposta a provocazioni esterne, un’azione che avrebbe conseguenze devastanti non solo per Teheran ma anche per l’economia globale.
Gli Stati Uniti continuano a monitorare la situazione con attenzione, temendo che un aumento delle tensioni possa portare a un conflitto aperto.

Salvatore Riela è un giornalista e fondatore di Oltremare Magazine, noto per la sua passione per il giornalismo d’inchiesta. Si impegna a fornire notizie accurate e approfondite, illuminando le “terre dimenticate” e promuovendo una comprensione più profonda delle relazioni internazionali. La sua missione è quella di informare ed educare i lettori, sottolineando l’importanza di un’informazione etica e responsabile.