
Il bradisismo è un fenomeno geologico caratterizzato da oscillazioni del livello del suolo, che possono manifestarsi come sollevamenti o abbassamenti.
Questo fenomeno è particolarmente evidente nella regione dei Campi Flegrei, un’area vulcanica situata nei pressi di Napoli, in Italia. La sua complessità e la sua storia affascinano studiosi e visitatori, rendendo i Campi Flegrei un laboratorio naturale per la comprensione dei processi vulcanici e geologici.
Origini del Fenomeno
Il bradisismo ai Campi Flegrei ha radici storiche profonde. La caldera, che si è formata a seguito di eruzioni vulcaniche avvenute migliaia di anni fa, è caratterizzata da una serie di crateri e fumarole.
Le prime testimonianze di questo fenomeno risalgono all’epoca romana, quando gli antichi abitanti di Pozzuoli notarono cambiamenti nel livello del mare e nel suolo.
Il Serapeo di Pozzuoli, un antico tempio dedicato al dio Serapide, è diventato un simbolo di queste oscillazioni: le colonne del tempio mostrano segni evidenti di bradisismo, testimoniando come il livello dell’acqua sia variato nel corso dei secoli.
La Crisi del 1982-1984
Uno degli eventi più significativi nella storia recente del bradisismo ai Campi Flegrei si è verificato tra il 1982 e il 1984. Durante questo periodo, la zona ha registrato un sollevamento del suolo di circa 185 centimetri, accompagnato da oltre 16.000 scosse sismiche. Questo evento ha portato a una crisi che ha costretto le autorità a evacuare gran parte della popolazione di Pozzuoli. Gli studi condotti in quel periodo hanno rivelato che il sollevamento era dovuto all’accumulo di magma sotto la caldera, creando preoccupazioni per una possibile eruzione vulcanica.
Monitoraggio e Ricerca
Oggi, il monitoraggio del bradisismo ai Campi Flegrei avviene attraverso tecnologie avanzate. L’uso del GPS consente di rilevare i movimenti del suolo con grande precisione, fornendo dati in tempo reale agli scienziati.
Inoltre, le stazioni sismiche e le misurazioni geodetiche sono fondamentali per comprendere l’attività vulcanica della zona e prevedere eventuali cambiamenti.
Gli esperti collaborano con istituzioni locali e internazionali per garantire la sicurezza della popolazione e per approfondire la conoscenza dei meccanismi che governano il bradisismo.
Situazione Attuale
Attualmente, i Campi Flegrei stanno vivendo un nuovo periodo di sollevamento iniziato nel 2005. Gli studi indicano che l’accumulo di magma continua a verificarsi a profondità relativamente superficiali, alimentando le preoccupazioni riguardo a possibili futuri eventi eruttivi. Tuttavia, gli esperti sottolineano che non vi sono segnali immediati di una crisi imminente. La comunità scientifica continua a monitorare attentamente la situazione, cercando di fornire informazioni tempestive e accurate alla popolazione.
Il bradisismo ai Campi Flegrei rappresenta un fenomeno naturale affascinante ma complesso, che offre spunti preziosi per la ricerca scientifica e la comprensione dei processi vulcanici. La storia di questo territorio è segnata da eventi straordinari che hanno influenzato non solo l’ambiente ma anche la vita delle persone che vi abitano. Con il continuo avanzamento delle tecnologie di monitoraggio e ricerca, si spera di migliorare ulteriormente la comprensione di questo fenomeno e garantire una maggiore sicurezza per le comunità locali. I Campi Flegrei rimangono così un luogo di grande interesse scientifico e culturale, dove natura e storia si intrecciano in modo unico.
Gli ultimi mesi
Negli ultimi mesi, il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei ha attirato l’attenzione per l’aumento dell’attività sismica e delle deformazioni del suolo.
Secondo la Protezione Civile, dal 2023 si è registrato un incremento nella frequenza dei terremoti, con eventi significativi avvenuti il 27 settembre e il 2 ottobre, rispettivamente di magnitudo 4.2 e 4.0.

Inoltre, il 20 maggio 2024, si è verificato un altro evento di magnitudo 4.4, evidenziando la continua instabilità della caldera.Recentemente, un gruppo di ricercatori ha pubblicato uno studio che suggerisce che il bradisismo potrebbe essere controllato attraverso trivellazioni mirate.
Il professor Benedetto De Vivo, co-autore della ricerca pubblicata su American Mineralogist, ha affermato che dieci pozzi profondi tre chilometri potrebbero contribuire a gestire il fenomeno e ridurre l’intensità dei terremoti.
Questo approccio rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle posizioni precedenti degli stessi scienziati, che si erano opposti a interventi simili in passato.
Lo studio ha dimostrato che il magma non risale ma si raffredda e migra verso il basso, suggerendo una sorta di “aggiustamento” naturale del bradisismo. I ricercatori hanno sottolineato che, nonostante i timori di eruzioni catastrofiche, i Campi Flegrei non hanno avuto eruzioni pliniane negli ultimi 4.000 anni, con l’ultima significativa eruzione avvenuta nel 1538.
Dal 2005, la caldera ha iniziato un nuovo ciclo di sollevamento, e gli scienziati continuano a monitorare attentamente la situazione attraverso tecniche avanzate come la geodesia e le simulazioni numeriche.
I dati più recenti indicano che l’attività magmatica a profondità relativamente superficiali è in corso e richiede un attento monitoraggio per garantire la sicurezza della popolazione locale.
In sintesi, il bradisismo ai Campi Flegrei continua a essere un tema di grande interesse scientifico e sociale, con nuove ricerche che offrono prospettive innovative per la gestione del fenomeno e la protezione delle comunità circostanti.

Salvatore Riela è un giornalista e fondatore di Oltremare Magazine, noto per la sua passione per il giornalismo d’inchiesta. Si impegna a fornire notizie accurate e approfondite, illuminando le “terre dimenticate” e promuovendo una comprensione più profonda delle relazioni internazionali. La sua missione è quella di informare ed educare i lettori, sottolineando l’importanza di un’informazione etica e responsabile.